Per la nostra quarta uscita del 2019 abbiamo deciso di esplorare una valle poco conosciuta ma veramente affascinante: la Val Formazza. Scopriremo le bizzarre forme naturali scavate dal ghiaccio e la cultura centenaria dei Walser, il popolo delle montagne. Un'altra proposta ESCLUSIVA del Gruppo Trekking "Terre Emerse"!
Programma
Sabato 22 – Orridi di Uriezzo – Con una semplice e piacevole passeggiata, andremo alla scoperta delle bizzarre forme scolpite nella roccia da millenni di lavoro di acqua e ghiaccio che hanno scavato profondi solchi nella roccia, fino a raggiungere il misterioso “Elemento zero” ossia il basamento roccioso più antico e profondo delle Alpi. Cammineremo scoprendo poco alla volta spettacolari marmitte dei giganti e labirintici canyon scavati nella roccia. Ma non solo, potremo anche ammirare antiche pievi e il suggestivo paesaggio della media Val Formazza. Finita l’escursione ci trasferiremo al nostro albergo a Domodossola e ceneremo in locanda con cucina tipica.
Domenica 23 – Sentiero Walser – Affascinante escursione alla scoperta dei luoghi in cui, in anni passati, si è sviluppata e ha prosperato la cultura dei Walser, conosciuti come “Il popolo delle Alpi”. La colonia Walser di Formazza è certamente il più antico insediamento di quest'etnia in Italia. Il nostro sentiero attraverso bellissimi boschi e pascoli ci porterà a conoscere alcuni antichi insediamenti di questo popolo, ancora perfettamente conservati. Sarà l’occasione per immaginare la vita quotidiana di queste persone che vivevano e prosperavano in questi posti inospitali, e per assaggiare qualche formaggio di malga o qualche altro prodotto locale.
“Pastori, alpigiani, boscaioli. Non sono né usurpatori né colonizzatori di terre, ma dei civilizzatori che sanno utilizzare le risorse dei territori più avari e inospitali. Lassù l'erba è rara e cortissima, ma piena di aromi dei fiori raffinati. Non ingrassa, ma profuma il latte e ogni filo è un bene troppo prezioso per essere sprecato. Come gli animali. Una mucca caduta in un burrone significa la fame e l'emigrazione. Per questo incidono nelle pareti dei passaggi aerei ma sicuri, e scalinate lunghe e solide. La neve rimane mesi e l'estate è già confortevole se dura appena lo spazio di un mattino. Ma, a fine stagione, granai e fienili sono colmi. Il frumento non cresce e i ciliegi fruttificano solo a settembre, se la stagione non è stata uncinata dal clima rigido. Invece la segale, grazie anche alle favorevoli condizioni meteorologiche del Medioevo, sopporta bene i rigori della montagna.”
Extra – La Cascata del Toce
Sabato o Domenica, a seconda del tempo a disposizione, andremo a visitare, con breve passeggiata la Cascata del Toce: uno spettacolo unico: si tratta della cascata più grande d’Europa, che si origina a partire da un lago artificiale ed è aperta solo in determinati periodi dell’anno.
informazioni utili
Per prenotazioni e per ricevere ulteriori dettagli sul programma, contattare la guida:
Giacomo Guidetti Tel.347.7553053; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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