Luogo: Laguna di Venezia
Venezia e la sua laguna, uno degli spettacoli naturali più belli e noti del mondo. Quando si pensa a Venezia è naturale immaginarsi calli e gondole che lente scivolano sotto ponti resi noti da migliaia di foto e filmati.
Eppure c’è un modo differente di calarsi dentro questo spettacolo. La laguna è frutto di un delicato equilibrio tra la terra ed il mare perché è nella sua stessa natura evolversi e spostarsi. I fiumi che trasportano limo contendono lembi di terra e specchi d’acqua alle sabbie che il mare riporta verso l’interno.
Su tutto questo, lontano dagli scintillanti lampioni di San Marco e dal caotico turismo, vive la gente di laguna. Fiera, lavoratrice, schiva e generosa. A noi il compito di scoprire alcuni di questi angoli più nascosti, in punta di piedi, con curiosità e rispetto.
Programma
Giovedì, venerdì, sabato e domenica - Stilare un programma puntuale di questi quattro giorni di trekking urbano sarebbe un esercizio sterile. Qui in laguna non hanno importanza la scala di difficoltà dei sentieri, l’esposizione, il dislivello. Qui ha importanza usare bene i nostri sensi, per annusare i profumi salmastri, vedere i colori delle case dei pescatori, sentire l’eco dei rintocchi lontani dei campanili, toccare la sabbia delle barene e gustare le specialità della cucina veneziana. In questi quattro giorni quindi ci muoveremo seguendo il ritmo delle maree e rifluendo ogni sera a Venezia, che rimane comunque una meta affascinante soprattutto di sera.
Queste le isole che visiteremo camminando lungo un singolare trekking “urbano” combinando itinerari e golose opportunità:
Sant’Erasmo - Quest’isola della laguna di Venezia a vocazione agricola è ricca di storia ma è ancora più famosa per la sua produzione orticola. È una delle isole più grandi e meno conosciute della laguna. Totalmente pianeggiante e scarsamente abitata, il terreno particolarmente fertile l’ha resa ideale per l’agricoltura e percorrerla a piedi consente di scoprirne angoli remoti e suggestivi. Camminare a Sant’Erasmo è come fare una gita in campagna…ma in mezzo al mare!
Burano – è forse l’isola più colorata della laguna ed anche una delle più visitate. Qui il nostro trekking diventa davvero “urbano” ma non si può rimanere indifferenti al fascino che queste case, il campanile visibilmente inclinato e l’atmosfera di pace ci comunicheranno. D’altra parte percorrere le strette vie del paese ci consentirà di scoprire angoli nascosti per fotografie d’eccezione e ulteriori ghiotte scoperte. Ah sì…l’isola pare sia famosa anche per i suoi merletti…
Mazzorbo - Un’isola che emerge dalle acque della laguna ad est di Burano, e dalla quale si può accedere grazie ad un lungo ponte in legno. Spesso eclissata dalla ben più nota isola patria del merletto, in realtà offre la possibilità di compiere una piacevole camminata lungo tranquille stradine di campagna e abitazioni che rievocano fasti ormai sepolti. L’isola, oltre a produrre le prelibate “castraure”, vanta una importante tradizione vinicola che si basa sulla coltivazione dell’uva Dorona, antico vigneto autoctono il cui prodotto non mancheremo certo di apprezzare…
Torcello – una minuscola isola, eppure tenacemente abitata da una decina di irriducibili abitanti. Vicinissima a Burano, merita una visita. In estate è meta di numerosi tour guidati, ma l’inverno riporta quiete e ritmi antichi da queste parti. L’atmosfera ovattata e sfumata ci accompagnerà fino al famoso Ponte del Diavolo e al Trono di Attila, dove sarà piacevole ascoltare storie e leggende narrate dal vivo…
Pellestrina - Tredici chilometri di lunghezza, 210 metri il punto più largo, 26 metri il più stretto, l’isola è una versione in miniatura della Venezia verace e popolare. Una barena davvero particolare, permeata da un forte spirito di appartenenza della gente che ci abita. Le auto sono rare e circolano sull’unica strada asfaltata che costeggia il muro costruito verso il mare che, in pieno inverno, mostra tutta la sua forza. Qui il turismo difficilmente approda, qui non ci sono alberghi. Le case, coloratissime, sono tutte affacciate verso la laguna e sono separate da calli e campielli proprio come la Venezia che ben conosciamo. Qui si vive con e per il mare e lo dimostra la lunga fila di pescherecci attrezzati per la raccolta delle vongole sui fondali sabbiosi, prodotto d’eccellenza di Pellestrina assieme alle cozze. Pellestrina è maestra nel cucinare il mare. Nel nostro vagabondare magari approderemo in una trattoria per assaggiare i famosi cicheti della laguna. Una barena quindi tutta da camminare, percorrendo quasi 12 chilometri per arrivare fino all’oasi naturale di Ca’ Roman, ricca di vegetazione tipica delle dune e spiagge ancora intoccate. Da qui con un breve balzo potremo eventualmente sbarcare a Chioggia…
Se avremo tempo potranno essere incluse anche brevi camminate a Lio Piccolo, Murano e a Chioggia.
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