Luogo: Alpe di Siusi
Per la penultima uscita in calendario, quest'anno abbiamo scelto L’Alpe di Siusi (in tedesco: Seiser Alm). Un altopiano di 52 km² di superficie che si trova nel comune di Castelrotto (Kastelruth), in provincia di Bolzano, all’interno del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. La sua altezza varia dai 1.600 ai 2.300 m ed è il più grande altopiano europeo in cui si pratichi ancora la pastorizia. I principali centri abitati che sorgono nei pressi sono due: Compaccio (Compatsch) e Saltria (che mantiene lo stesso nome in entrambe le lingue). Vista la sua estensione, da qui si possono ammirare molte vette dolomitiche famose: Sassolungo, Sassopiatto, gruppo delle Odle, Marmolada e, ovviamente, lo Sciliar. Non solo l'altezza, ma anche l'insolita sagoma, rendono lo Sciliar un noto emblema dell'Alto Adige. Con le sue due cime, la Punta Santner a 2.413 m e la Punta Euringer, a 2.394 m, il massiccio vanta un profilo del tutto particolare, che salta subito all'occhio. Le pareti rocciose dello Sciliar si ergevano sopra il livello di scorrimento dei ghiacciai, anche durante il periodo di glaciazione. È per questo, che in queste zone elevate alcune piante endemiche poterono sopravvivere al periodo glaciale. Tra di esse, la campanula di Moretti e il bellissimo raponzolo chiomoso delle Dolomiti. Nel 1974 l'intera area attorno allo Sciliar venne dichiarata parco naturale, al quale, nel 2003, si aggiunse anche l'area del Catinaccio. Geologia, flora e fauna del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, il più antico parco naturale dell'Alto Adige, hanno un'importanza speciale. Riusciremo a vedere tutto in soli due giorni? Beh, perlomeno ci proveremo grazie alla fitta rete di sentieri che attraversa l’altopiano.
Pianca & Jack
Programma per sabato
Respiriamo le Dolomiti – Lasciamo le auto nel grande parcheggio della Stazione a Valle della Cabinovia dello Sciliar e saliamo a bordo per essere comodamente depositati a monte poco dopo. E così 800 metri di dislivello ce li siamo già lasciati alle spalle!! Ma ora è tempo di camminare e di…respirare. Man mano che ci allontaniamo dall’arrivo degli impianti, l’Altopiano inizia a mostrarsi nella sua veste più bella. Con un ampio e comodo sentiero pian piano iniziamo ad aggirare l’ardita propaggine dei Denti di Terrarossa, allietati da spettacolari e blasonati panorami sul Gruppo del Sassolungo, Sassopiatto e altri imponenti Giganti dolomitici. Qui tutto parla di Montagna, tutto parla di pace e tranquillità. Il sentiero, alternando lunghi tratti di carrozzabile, ci porta fino al Passo Alpe di Tires, a 2.440 m. Da qui soltanto una cinquantina di metri di dislivello ci separano dalla soprastante Forcella dei Denti di Terrarossa, a 2.499 m. Vista davvero al top!! Cerchiamo di fare una bella scorta di montagne e poi giù, brevemente verso il favoloso Rifugio Alpe di Tires, un luogo davvero magico, dove ci attende una lauta cena e una confortevole nottata. E fuori un cielo incredibilmente stellato…
Programma per domenica
Chi più in alto sale…meglio respira! – Colazione tirolese vista montagne… quale miglior modo per iniziare la giornata? Bene, allora incamminiamoci lungo il bel sentiero che costeggia le scoscese pareti della Cima di Terrarossa, assicurandoci divertenti tratti e ampie visuali sul prospiciente Gruppo del Catinaccio. Il sentiero scavalca il bordo dell’Altopiano e raggiunge il Rifugio Bolzano dal quale, in breve, saliamo alla cima del Monte Pez, la massima elevazione della zona e della nostra avventura sull’Altopiano. Siamo a 2.568 m. e la foto ricordo di Gruppo è un obbligo! Arriva ora il momento di intraprendere la lunga discesa verso valle. Ripassiamo dal Bolzano e poi giù, verso la parte più soleggiata e pianeggiante. Il cammino è prevalentemente su sentiero, nel primo tratto la pendenza viene superata grazie a numerosi tornanti. Giunti più in basso il percorso diventa più bucolico e, tra cascatelle e alpeggi, raggiungiamo infine la Stazione a Monte della cabinovia. Ormai anche questo fine settimana volge al termine, rimane giusto il tempo del brindisi di arrivederci e poi giù a recuperare le auto per tornare a casa. Riuscirete a trattenere il respiro fino alla prossima uscita?
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